Cari Nativi Musicali, è da molto che non scrivo ma lo studio e il lavoro hanno prosciugato tutto il mio tempo. Approfitto di questa Domenica libera per aprire una nuova rubrica sul blog.
Ho utilizzato un titolo un po' cinematografico per cercare di descrivere la mia personale percezione di ciò che sta accadendo durante questo 2016. Ovviamente si parla di musica, è chiaro, lasciamo stare la politica così, tanto per rimanere allegri. Quello che è diverso è che sto parlano di musica Italiana...No non mi sono drogato è solo che da un po' di anni qualcosa si sta muovendo, tutta Italia sta tornando a sfornare autori e musicisti che meritano l'ascolto e anche la condivisione e in questo 2016 tutto il lavoro che questi "ragazzi" hanno fatto, sta finalmente cominciando a dare risultati.


Volevo parlarvi in prima battuta di un gruppo che seguo da tempo e che ho avuto il piacere di ascoltare dal vivo qui a Catania grazie all'impegno di alcuni cari amici che hanno messo su una interessantissima stagione di Live con il progetto WEAK. Sto parlano dei "TheGiornalisti", gruppo laziale fondato o quantomeno attivo dal 2008. Dopo due album (Vol. 1 e Vecchio) già seguiti negli ambienti meno mainstream hanno ottenuto la vera notorietà, nel 2014, grazie all'album Fuoricampo. Ma è nel 2015 che arriva per loro ciò che comunemente viene chiamato successo, questo grazie al singolo Fine dell'estate e successivamente Tra la strada e le stelle.

è solo tua, la colpa è solo tua...e di qualche film anni 80

I membri del gruppo (Tommaso Paradiso, Marco Antonio Musella, Marco Primavera, Gabriele Blandamura e Leo Pari) sembrano veri specialisti nel riprodurre e riproporre atmosfere che ci riportano ai vaporosi primi timidi colori degli anni 80. Uno stile dunque vintage? No, io direi uno stile assolutamente contemporaneo ma che rielabora in maniera magistrale la materia musicale che ci siamo lasciati alle spalle, forse travolti dalla novità ammaliante dell'era digitale, degli anni 80. Un pop-rock che ha poco di italiano nella musica e che ci ricorda i grandi musicisti del synth-pop e rock del passato ma con la, coragiosa, scelta di sviluppare malinconici, romantici e intensamente spensierati testi in italiano.

Poi ti basta una doccia per uscire la sera, in cerca della gente come te, che si abbraccia senza motivoe non discute mai di niente, ma che si prende a cuore e si sente
Il pezzo che volevo proporvi, da aggiungere alle vostre playlist è Tra la strada e le stelle:
La complessità del pezzo sta proprio nel comprendere la sua semplicità, con un testo che sfiora ermetismo ma che "vuol dire sempre qualcosa per chiunque", una logica pop ma con uno stile e una presentazione degna della musica più impegnata. La veste melodica è efficace, anch'essa malinconica ed evocativa, con riff che ti rimangono dentro subito, come li avessi già ascoltati da sempre, e motivi facili ma efficaci. L'arrangiamento è ben strutturato e studiato e pieno di colori che ti portano in un viaggio di ricordi e di allucinazioni nuove. Colori che mancano nel videoclip, senza che però se ne senta la mancanza, con una chiave di lettura molto spensierata, annoiata quasi disinteressata ma che rivela però un'attenzione nel proporre fotografie in bianco e nero desolate che ti riportano indietro nel tempo a quando eravamo bambini e ogni immagine era semplice e forte.



Ditemi che ne pensate gente...forse in Italia c'è una nuova speranza?
Nel prossimo articolo parleremo di "Cosmo"!!!

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